lunedì 15 marzo 2010

Non voglio essere una mamma così....

Qualche post fa mi sfogavo narrando del percorso in salita che mi porta alla maternità (problemi con farmaci che non posso smettere ma devo scalare dolcemente fino ad arrivare al minimo) e del fatto che il progetto di un figlio mi porterà a darmi un leggera regolata con lo shopping (per quanto conto di reciclare molto gli abiti dei miei nipotini, 2 mini fashionvictim).

Ieri all'outlet ho capito cosa non voglio essere. L'outlet dove sono stata è minuscolo e incroci costantemente le stesse persone. Hanno colpito la mia attenzione alcuni nuclei famigliari.

Mamma, papà e figlio di anni 10. Siamo da Dolce &Gabbana, io sto piluccando tra i Jeans invernali in strasaldo (a 60 euro l'uno, carini, ma non presi perchè mi si vedeva il sedere) e vedo un padre che insiste affinchè suo figlio si prenda un giubbotto di D&G in pelle (da uomo) perchè in offerta e perchè D&G è sempre D&G. Ma che vuol dire??? Ma che gli insegni ad un bambino? Che una giacca (oscena, in una pelle dura come il muro) è bella perchè di marca?? Avreste dovuto vederlo, un pulcino perso in un giubbino taglia 48, che si guardava allo specchio schifato ed il padre che sosteneva che un pò abbondante andava meglio per la crescita....

Seconda famigliuola: mamma, nonna, bimba in passeggino di un 3 anni circa... Sono rimasta colpita dalla mamma perfettamente vestita (devo capire perchè certa gente si veste per andare all'outlet come per andare in discoteca o ad un matrimonio), bimba ugualmente griffatissima con vistosi punto sulla faccia (povera sembrava avesse preso un muro in piena faccia).  Ho visto sua mamma sgridarla per mezz'ora perchè lei non aveva ancora finito il gelato e mamma doveva restare fuori con lei e non poteva entrare da Missoni, ho visto mamma fare la stizzita quando la bimba ha detto da Valentino che voleva uscire...

Ecco così non ci voglio diventare!!!

7 commenti:

  1. Brrrr!
    Va be' non faccio testo, mi sarebbe tanto piaciuto vedere la piccola che impiatricciava la mamma griffatisisma con il gelato che non le andava più e il ragazzino che appellava il papà con un bel "oh muso di bischero ma compratela te 'sta carcassa"
    Non succede vero?
    Però è un peccato.
    Credo che una persona dovrebbe semrpe chiedersi, prima di fare un acquisto, se è in grado di trattare ciò che comrpa come una cosa, un oggetto, dimenticandosi l'etichetta.
    Se non è in grado, non c'è speranza

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  2. Che squallore... a me fa ancora eco nelle orecchie la storia di quella mia compagna di scuola che non mi voleva come compagna di banco(1 media) perchè non avevo i jeans firmati...

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  3. Beh hai proprio ragione, essere così no! poveri bimbi!!!

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  4. però charlotte i vewstiti di marca si comprano per la marca...abiti da sera esclusi, per cui il taglio dello stilista e la ricercatezza nel tessuto è fondamentale e si vede, un jeans griffato veste esattamente come uno di una marca normale, una tshirt e un top idem.

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  5. beh però valentino è valentino ;)
    scherzo, ti do pienamente ragione!la mia ex suocera era così!

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  6. quando eravamo piccole noi, le mamme facevano meno shopping...e, se lo facevano, andavano da sole! io abito in pieno centro e non sono mai andata a passeggio con i miei il sabato pomeriggio...ho capito il corso cittadino non era una strada da attraversare per andare a casa quando avevo 11 anni e iniziavo ad uscire con le amichette...

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  7. Io ho portato fino all'anno scorso mia nipote a fare shopping con me , ma era fare 2 giri all'upim fra i giocattoli, un giro in edicola x prendere topolino, 1 al coin a vedere i giochi (e a natale prendere 1 decorazione per l'albero), un latte con la schiuma al bar, e poi da zara a vedere i vestiti per bimbi ed in velocità quelli da adulta

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