venerdì 29 marzo 2013

h&M

Ho voglia di fare un giro da H&M. Peccato che la mia città ne sia totalmente sprovvisto. Ed è un vero peccato.

Li hanno la camicia di Jeans che mi vorrei prendere (assurdo, ne avevo un paio nell'armadio, poi, un trasloco e l'altro e sono finite alla Caritas), i pantaloni che mi piacciono, i jeans un poco maschili che sogno (ma che temo mi staranno malissimo), e poi ci sarebbero dei vestiti, bellissimi, questo, un po' elegante, questo, perfetto per una cerimonia e questo adatto tutti i giorni, nei caldi giorni d'estate.

Poi vogliamo dimenticarci il reparto Scarpe?Ci sono deliziose ballerine a soli 9.95

E non mettiamo  in lista nessun maglione? Non sia mai...ecco un delizioso maglioncino a 9.95 e questo cardigan che vorrei in blu elettrico

Ma in questo giro vogliamo dimenticarci della prole??

Per la piccolina sarebbe deliziosa una camicia, bianca a mezze maniche. Poi, sebbene abbia già magliette a mezze maniche per la bella stagione, so che impazzirebbe per queste: quella con Minnie (che lei adora), quella con Hello Kitty (che lei ama e mio marito ODIA). E poi, non vogliamo prendere in considerazione questi vestitini leggeri ed ideali per l'estate???E questi?? Deliziosi e questo?? Ne vogliamo parlare???

IN CONCLUSIONE...PORTATEMI DA H&M..PLEASE

mercoledì 27 marzo 2013

tro** in parlamento

Uh, come sono fine e pudica. Mi censuro!  Battiato (di cui sono fan da sempre) ha detto che ci sono  troppe tr** in parlamento. Ecco l'articolo, se volete farvi una vostra idea. A me, l'uscita ha fatto abbastanza sorridere per svariati motivi:

1) è la prima volta che parla chiaro in tutta la sua vita.  Dall'autore degli immortali versi"una vecchia bretone con un ombrello in carta di riso e canna di bambùùùùùù" mi sarei immaginata che parlasse di  meretrici incaricate  dall’italico popolo, dedite ad attività notoriamente di piacere, ma che da loro sono praticate con l'unico scopo di trarne profitti personali. Roba che se l'avesse detta così staremmo ancora lì, a cercare di capire a cosa diavolo si riferiva

2) sono tutti scandalizzati. Embè? Ha detto quello che il 99% degli italiani pensa...

3) Le donne insorgono. Ma pure io lo penso. E poi, è falso? Vi ricordate le famose intercettazioni che in Italia non vennero pubblicate (ma erano disponibili sui siti dei quotidiani stranieri, tipo El pais). Parlavano di sesso orale fatto in cambio di posti in parlamento, poltrone...e questo a casa mia è essere un poco Tro**.

4) per me pure un uomo è tro**. Una prostituta vende se stessa per un tornaconto personale. Ora non venitemi a dire che i vari scilipoti  e tutti quelli che cambiano partito per qualche milione di euro NON lo sono...

6) Ma quando al governo c'era Berlusconi, che insultava la Merkel chiamandola inchiavabile Culona, dicendo che la Bindi che era più bella che intelligente, dove erano ste femministe?

5) non abbiamo un governo. Possono fregarsene di quello che dice IL MAESTRO e farci un governo, cercando di andare d'accordo?

 

 

martedì 26 marzo 2013

Re Mirda

Voi ce l'avete un re (o regina) Mirda?  Vi spiego l'espressione da dove nasce.  Nasce da Re Mida (che tramutava in oro tutto ciò che toccava) e Merd.. Mi riferisco quindi a quelle persone che rendono inappetibile ai Vostri occhi tutto ciò che fanno, usano, toccano, possiedono.

Io ne ho alcune. Una su tutte è una famosa fashion blogger. Una che si presentò all'epoca come esperta in fotografia ed amante della stessa, salvo poi essere lei il soggetto di ogni suo scatto, dimostrando così che le foto erano probabilmente scattate da altri. Una che si presentava come grande esperta di moda, salvo poi dimostrarsi una che la moda la segue come tante, spesso senza capire ciò che sta dietro ed il lavoro complessissimo che c'è in ogni capo che portiamo, anche se è Benetton, anche se è Zara o Ovs...  A me, all'epoca, parve un'aspirante modella. Carina, bel visino, forse con un mento troppo pronunciato, ma carina. Mi faceva un po' impressione come si mettesse in pasto al prossimo, anche nei momenti più intimi, ma sono scelte.

Comunue io devo avere un occhio più critico della massa, dato che, non so bene come, è esploso il fenomeno delle fashionblogger. Essere una blogger è diventato un "mestiere". Giovani stilisti emergenti o case di moda un poco più affermate, hanno cercato in loro pubblicità a basso prezzo, sommergendole di cadeaux.

Senza analizzare nel dettaglio un fenomeno che per me non sta funzionando (il target di una fashion blogger è sotto i 25anni e quante 25anni hanno 1000 euro per una borsa?), questa fashionblogger è il mio remirda. Non importa quanto mi piaccia un prodotto. Appena in rete incappo in una foto di lei con su il prodotto che mi piace, mi passa la poesia.

Ed in fondo, con il mutuo ed affini, è quasi meglio così. E' da quasi un anno abbondante che punto ad una borsa di Paula Cademartori. Quest'inverno mi piaceva da matti questa, grigia, elegante (con quello che costano certe borse, trovo più saggio prenderle in colori eterni).  Poi ho posticipato tale spesa causa casa (abbiamo bisogno delle tende), ed è arrivato il mio Remirda. Le ho visto addosso la borsetta in colore turchese... E la magia dell'oggetto è pian piano sparita. Capiamoci, se ora mi arrivasse in ufficio un pacco contente tale borsa sarei felicissima, ma mi chiedo, se è vero come ho letto on line che mooolti stilisti, specialmente quelli emergenti, regalano a queste fashiopnblogger i loro prodotti affinché li mettano alle sfilate o semplicemente li postino sui loro blog, perchè devo pagare mille e passa euro un oggetto che viene regalato ad altri? Ad altri che magari non l'apprezzano nemmeno veramente e lo mettono una volta sola per fare delle foto?Ad altri che magari lo dichiariano il loro prodotto preferito, senza dire che è stato regalato?????

 

giovedì 21 marzo 2013

shopping

Come dicevo, presa da un'irrefrenabile voglia di primavera, mi sono messa in testa di fare shopping . Ovviamente, da quando c'è la piccola, lo shopping inizia con lei. Ha una buona scorta di jeans, tshirt, felpe, pigiamini per la primavera. ha anche un cappottino regalo di zia, quindi che le manca? Qualche vestitino. Uno stile polo di PetitBateau le è già stato regalato da un'amica di mia mamma..Mi sarebbe piaciuto uno un pochino più elegante... Magari un paio per l'estate di quelli leggeri che si portano nelle calde giornate e uno un peletto più sfizioso. Ma non mi andava di spendere un capitale. Ho iniziato la mia ricerca da Original Marines, ho dribblato le commesse, e ho scoperto che i soli abiti eleganti erano in acrilico o cmq in tessuti che non mi convincevano. Sono stata da OVS, e l'unico abito che volevo non era disponibile nella sua taglia.  Mi sono buttata quindi sullo shopping on line, su di un vestito GAP che una mia amica mi aveva fatto vedere giorni fa. Come una polla ho posticipato l'acquisto, pensando di trovare chissà quale offerta, pensando che i colori fossero difficilmente abbinabili coi cardigan in cotone che abbiamo.  Ed ora che mi sono decisa l'abito non è più disponibile nella taglia della mia patatina. Peccato. Era così bellino...Ora ho visto questo ma l'altro scontato veniva 15 sterline. Questo decisamente troppo..

Domani andrò nell'altro OVS..magari trovo la taglia di questo blu...

 

 

martedì 19 marzo 2013

Corriere

Posso capire che ci sia crisi nell'editoria, capisco che il gossip tiri anche nei periodi di crisi (forse perchè dobbiamo svagarci). Ma che il corriere della sera, si sia trasformato dal quotidiano autorevole che legge il mio babbo a (almeno nella versione on-line) in un mix tra un quotidiano e studio aperto, non lo capisco. Che me ne frega se Tiger woods, dopo aver reso la moglie più cornuta di un cestino di lumache, ci prova con un'altra biondona (devo ammettere che gli manca la fantasia)? Che me ne frega se Tamara Ecclestone ha "curve da formula1" (il Pulitzer al giornalista, presto!)? Che me ne importa  se la Satta fa shopping nel quadrilatero della moda o se Elena Barolo è in via Montenapoleone? (tra le altre cose avendo quest'ultima un sito in cui si propone come fashionblogger il corriere mi pare quasi un'appendice del suo blog....)

 

lunedì 18 marzo 2013

neve...

Io ooooooodio la neve (semi citazione di quattrocchi, indimeticato frantuma-palle dei Puffi).  L'ho amata per anni. L'ho odiata quando ha causato l'incidente che mi ha portato via un'amica. L'ho odiata quando ho cominciato a lavorare e a trovarmi nel traffico, bloccata, alle 8 di mattina, con la gente che non capisce che non puoi girare in motorino o bici con tanta neve per terra (non ancora spalata dai mezzi), o con i pedoni che attraversano, paciosi e tranquilli non capendo che se inchiodi sei fritto.

La odio ancora oggi che mi sono svegliata trovando il mio terrazzo pieno di neve. La povera ortensia blu, presa scontata da Esselunga era piegata sotto il peso di circa 20 cm di neve, assolutamente non previsti (tanto non previsti che alcuni siti di meteo, e anche l'Iphone mi danno per oggi Pioggia). Le altre piante sembrano più resistenti...Ma mi preoccupo per le rose di cui al post precedente...

Detto ciò... ho voglia di primavera... Tanta.  E quindi guardo un po' di abiti on line...Lo shopping on line è spesso una benedizione. Sapete perchè? Perchè ti permette di sfogarti, a volte, senza comperare un bel nulla. Ho già addocchiato per me una camicia da Mango, in Jeans, per la piccola qualche abitino Gap e Zara..per ora sono lì..in attesa che capisca come abbinare la camicia senza sembrare un boscaiolo del Montana...

 

venerdì 15 marzo 2013

Rose e Camelie

Prima di cambiare casa non ho mai avuto il pollice verde. Non che lo abbia ora, per carità. Ma adesso, forse per i due grandi balconi, forse perchè abito fuori città, sento l'esigenza di circondarmi di fiori.

Ho iniziato per gradi. Le violette e l'erika sulla finestra della cucina. Poi sono arrivati i bulbi in casa e  le primule sul balcone della cucina che fanno tanto primavera. Poi piano piano mi sono fatta prendere la mano. In poco tempo mi sono ritrovata i reticci su quello della cucina, un' ortensia rampicante (che fatica ad arrampicarsi, ma prima o poi lo farà) , una splendida camelia giapponese e sull'altro balcone rose rose e ancora rose.

Poco conta che siano difficili, poco conta che quelle che mi piacevano fossero difficilmente rintracciabili nella mia zona. Ci sono riuscita e ho preso prendere quelle di David Austin  (adoro le rose antiche, grasse, zeppe di petali e profumatissime...). Poi si sono aggiunti le rose tea ad alberello e per concludere delle normalissime rose rampicanti arancioni prese all'esselunga (quelle che sembrano più sofferenti, più "indietro". Ora attendo trepidante che escano i germogli (quelli timidamente sono usciti) e che il terrazzo esploda di mille colori.

Ed oggi (se ho il tempo) andrò al super a prendere prezzemolo, basilico e maggiorana per aver sulla finestra della cucina le spezie per mangiare come il mio GURU insegna.



Nella foto la camelia, non quella che ho preso io, ma le assomiglia assai. Riesce ad essere un tripudio di fiori, nonostante abbia nevicato e continui a piovere...

 

giovedì 14 marzo 2013

Le commesse di Original Marines

Dopo essermi lamentata del parrucchiere di ieri voglio parlare di commesse. Non me ne vogliano le commesse che bazzicano queste pagine. Io ho amiche che fanno questo lavoro. Stancante, spesso mal pagato e con orari difficili (lavorare alla domenica è assurdo). Ma ci sono negozi che, nonostante la merce, ti fanno passare la voglia di entrarci.

Uno di questi è Original Marines. Non mi riferisco ad un solo negozio, ce ne sono diversi nella mia città. Le commesse cambiano ogni volta che entro. Ma hanno un atteggiamento che mi fa pensare che vengano indottrinate ad agire in un determinato modo.

Osservandole bene sembra che il loro scopo sia farti spendere il più possibile. Non consigliarti, accompagnarti nella scelta. Semplicemente farti spendere. Ed entrarci è snervante. Premetto che le cose che vendono mi piacciono (tranne alcuni pezzi di una truzzaggine assurda, almeno per i miei canoni, che non trovo adatte ad una bimba  leggings e gilet che la fanno assomigliare ad una cubista più che ad una bimba). Ogni volta che entro mi aggrediscono. Attaccandosi a me come una cozza sullo scoglio. Magari voglio solo dare un'occhiata per vedere cosa posso prendere, ma loro mi seguono mostrandomi questo e questo...  Quando entro, come l'altro giorno con una cosa in testa (nel caso una magliettina di Snoopy per mia figlia che lo chiama upi) vengo ancora aggredita.:

-"signora perchè non prende i pantaloncini abbinati?"

-"perchè gli shorts di jeans non mi sembrano molto sfruttabili"

-"ma signora sono in offerta, invece di 29.90 solo 24.90"...

-"sono sempre 50.000 lire per dei pantaloni che temo non userà..."

-"Allora perchè non abbina la felpa?"

-" ma no guardi sono piena di felpe, vado in cassa la ringrazio".

Nel frattempo ho seguito con la coda dell'occhio una signora che si faceva abbindolare dalla commessa che la convinceva a spendere +di 30 euro per avere la maglietta omaggio. Peccato che la signora avesse comperato un completo per una bimba sui 6mesi e la tshirt omaggio partisse dalla taglia 2anni. Ho assistito alla scena della signora che si imbestialiva perchè l'avevano abbindolata...

Ora la mia domanda è... Vengono pagate a percentuale? Vengono licenziate se non raggiungono dei budget?

 

mercoledì 13 marzo 2013

parrucchiere

Necessito disperatamente di farmi dare una spuntatina alla chioma. Troppo lunghi e disordinati e non stanno insieme.  Faccio la coda ma il risultato non mi soddisfa.

Decido quindi in un paio d'ore di pausa di andare da Jean Louis David. Vedo sempre il negoziol vuoto. Negozio totalmente vuoto anche oggi. Chiedo al parrucchiere se ha tempo di spuntarmeli.. Mi dice di sì. Chiedo se riesce in un'ora e mezza.  Risposta "certo che no".

Ringrazio e me ne vado...

Posso dire che la mia solita parrucchiera (da cui non riesco ad andare perchè è nella zona a traffico limitato) in un'ora e mezza me li taglia e mi fa la piega. Posso aggiungere che il modo con cui mi ha congedata, senza un sorriso, senza magari allungarmi un biglietto da visita, nulla, non mi farà MAI più mettere piede li dentro.