giovedì 21 gennaio 2010

Mamma, che rabbia...

Sfogo un pò lunghino, grazie a chi avrà la voglia di leggerlo tutto.

Proviamo a riassumere. Prendo medicine normalmente utilizzate per la cura dell'epilessia. Mi furono date erroneamente da un medico troppo zelante, dopo un mio misterioso svenimento. Lo interpretò come crisi epilettica e giù medicine. Mi fu troppo tardi detto che per iniziare questo tipo di cura si aspettano almeno due o tre crisi perchè una persona può tranquillamente avere una crisi nell'adolescenza (come accadde a me) e poi nulla per il resto della propria vita. Ma ormai il dado era tratto. Quando scoprì questo (un grazie al Dott. che mi ha rovinata, clap clap) era tardi. Il mio corpo è "drogato" e non sono riuscita ad interrompere (per quanto il periodo in cui diminuì drasticamente il dosaggio io lo ricordi come uno dei migliori della mia vita, ero sveglia, scattante, pimpante) perchè il mio corpo aveva bisogno di quella pastiglia...
Gli anni sono passati prendendo diligentemente la pastiglia tutti i giorni.
Ora, che vorrei un figlio, sono stata dalla mia ginecologa che mi ha detto che dal suo punto di vista sono perfetta (non lo sarò fuori, ma dentro Sì) e mi ha dato il nominativo di un medico che ha aiutato altre sue pazienti a smettere la mia pastiglia (passando ad un'altra meno nociva per un ipotetico pupo).
Ne parlo con mia madre ed iniziano le urla "quell'ospedale non mi piace", "la tua ginecologa non mi piace, ha programmato il cesario della nuora di tizia in anticipo" (nb è una delle migliori della mia città), "devi andare dal dott. x (esperto di epilessia da 400 euro a botta) sono 3 delle frasi che ho sentito..
Mi sento ferita (pretende di saperne, con la 3°media , più della mia ginecologa??). Cerco di farmi capire. Chiedo anche alla mia ginecologa se le venisse in mente un nome alternativo a quello comunicatomi, ma mi dice che deve pensarci...
Dopo un mese decido di chiamare il primo nominativo che mi è stato dato, lo dico alle 1230 a mia mamma, tra un discorso e l'altro, lei mi pare tranquilla....Dopo pranzo chiamo e prendo appuntamento: il tempo passa e voglio iniziare a provare a fare un bambino....
Ne sono felice. Mi sembra di aver fatto un altro piccolo passo verso di lui/lei. Chiamo mia mamma per dirle che la settimana prossima cio vado. Mi sento felice...e Lei mi investe a urla, dicendomi che io devo parlare solo con un esperto in Epilessia (un neurologo che insegna Neurologia all'università deve essere un emerito coglione per lei)...il risultato è che me ne ha dette tante che mi sono salite agli occhi le lacrime...

Come fanno, le persone che amiamo a distruggerci così...??

L'immagine non c'entra nulla, ma è così per ricordarmi il fine di sto casino

10 commenti:

  1. Mi pare basito il piccoletto.
    E magari non ha tutti i torti.
    Che posso dirti?
    Immagino che tua madre abbia paura e si preoccupi che tu possa non essere seguita al meglio, magari, in fondo, si sente anche un po' responsabile dal momento che, immagino, il medico che ti ha prescritto la cura che segui ora (lo zelante, insomma) lo avranno scelto i tuoi.
    Se ti fidi della tua ginecologa e sai che il nome che ti ha consiglaito è valido, fa la tua visita con serenità e poi valuta: se non ti convince puoi sempre sentire un altro parere, altrimenti, rispiega con calma a tua madre che desideri molto renderla nonna e che per farlo, devi porre mano a questa benedetta cura.
    Se da fuori di matto, alla prossima visita dal nueurologo porta anche lei

    RispondiElimina
  2. ma perché ti é impossibile smettere la pastiglia? potrebbe causarti altre crisi epilettiche?

    purtroppo le persone a volte agiscono spinte dalla paura e ci aggrediscono invece di starci vicino al meglio... lo fanno per paura di perderci. ma questo non le giustifica.

    Fede

    RispondiElimina
  3. Faithgio. in teoria potrebbe...c'è (a memoria)il 70% d possibilità che a me venga 1 vera crisi ...ma cambiare cura nn vuol dire interrompere e basta...vuol dire prendere 1 pastiglia+leggera..e nn drogare un pupattolo...
    ciacco+faithgio;grazie di cuore

    RispondiElimina
  4. eh si, le mamme a volte lo fanno per il nostro bene,sembra brutale ora quello che ti dico, ma la prossima volta fai le tue visite senza dirle niente, e poi le racconti tutto, starai più tranquilla tu e lei.
    baci

    RispondiElimina
  5. è la stessa cosa che mi ha detto mio marito..

    RispondiElimina
  6. ahhhh...le mamme!
    un bacione stella, quoto la pat!

    RispondiElimina
  7. Io ho preso farmaci simili a quelli di cui parli tu per un brevissimo periodo e ho smesso da sola, perchè odiavo e ho sempre odiato prendere pillole. Le prendevo però per curare i disturbi di alimentazione e sotto prescrizione medica di un neurologo. Neppur ei miei condividevano né che le prendessi né che mi fossi rivolta a questo medico. Me ne sono fregata e ho fatto di etsta mia (alla fine è dela mia salute che si parlava e in quel periodo li "odiavo" in senso buono un po', perchè sapevo che gran pearte dei mie problemi di controllo del peso e di alimentazione dipendevano proprio dal modo in cui mi avevano educata e dall'isolamento che ho vissuto da sempre).
    Io mi fiderei del tuo istinto. non dico di far come me, ch eho interrotto da sola perchè può esere pericoloso, ma di andare dai medici che tu hai scelto e da cui tu ti senti confortata, perchè in loro riponi fiducia.

    RispondiElimina
  8. una situazione completamente diversa ma anch'io sto vivendo un periodo nero a causa di genitori che cercano di imporsi ai propri figlio fino a rovinargli la vita quotidiana..e per fortuna che i genitori non sono i miei!
    a parte che mi sento di spezzare una piccola lancia nei confronti della tua mamma, non sempre una laurea è garanzia di sapere proprio tutto, tutto, anzi...
    Ciò non toglie che dovresti decidere da sola di chi fidarti, prova a parlare al tuo medico, oltretutto se è una donna, sarà più facile confidarsi, di questa tua situazione,può darsi anche che la tua mamma reagisca così per paura che ti possa succedere qualcosa, pensa che per loro siamo sempre poppanti da proteggere ma se noi vogliamo una considerazione diversa dobbiamo anche imparare a cavarcela da sole, dimostrando di saper prendere una decisione anche senza un suo parere...

    RispondiElimina
  9. charlotte,
    il rapporto tra medico e paziente è basato sulla fiducia. se ti fidi della tua ginecologa, fai bene a seguire i suoi suggerimenti.
    per esperienza, i "grandi nomi" non sono più affidabili di altri. mia madre è della stessa scuola della tua: solo medici illustri e pure di una certa età.
    la mia ginecologa è bravissima, eppure, mia madre continua a ripetere che non la conosce nessuno!
    mia amdre vorrebbe spedirmi da una conosciuta e anziana , che ha operato lei, anni fa...peccato che costei sia anche al ginecologa di uan mia amica e che mi abbia detto "Non ci andare, ti spenna e non è più quella di un tempo!"

    insomma, ti sei affidata ai dottori, non agli sciamani: non attenteranno alla tua vita nè alla vita del bambino.

    RispondiElimina