lunedì 2 agosto 2010

Non ho 6 anni...

Ho la vaga impressione che essere la piccina di famiglia sia una condizione che ti porti dietro a vita...

Premetto che io amo i miei e mio fratello ma a volte li prenderei a schiaffoni a 2 a 2 finchè diventano dispari.  L'anno scorso parlavamo di cambiare casa. Adesso abito con mio marito in casa mia, una casa deliziosa per una persona o per due con un quantitativo ragionevole di scarpe e vestiti (la coppia che ci viveva prima stava larga) ma non è il mio caso. Circa 60 metri quadrati pieno centro storico posizione di prestigio.  Volevamo però "Spazio". Spazio per il figlio che progettavamo, per parcheggiare l'auto in un garage, per avere un secondo bagno in cui andare se il primo era occupato, spazio per una lavanderia... Ci eravamo messi a guardare in giro finendo a circa 10 minuti dal centro, appena fuori dalla città, dove ci sono ancora i campi e la sera tira un pò d'aria.  E così mia madre e mio fratello a darmi contro che c'era da aspettare, che non era il momento migliore per il mercato immobiliare ecc...

Abbiamo deciso di mettere il progetto in stand by, ma ora con una signorinella in pancia ho bisogno di spazio. La culla la piazzeremo in camera nostra ma il lettino no, se no non passiamo più. Dove lo mettiamo?? Come facciamo, quando la bimba deciderà di gattonare, a stare in un appartamento tutto scale e soppalchi? Da qui la nostra decisione al ritorno dalla ferie di andare da chi la casa me l'ha venduta e dirle di vedere se riusciamo (entro giugno 2011, massimo settembre 2011 se l'estate me la faccio in campagna al freschino) a vendere e comperare una fettina di casa come diciamo noi.

Apriti cielo. Mio fratello ha attaccato a dire che bisogna aspettare il 2012 per comperare perchè i prezzi scenderanno (pollo devo anche vendere io e pure mio marito per fare un mutuo). Che stare in60 mq in 3 non è male (lo dice chi abita in 4 in 200mq, e riesce, nonostante ciò ad avere la casa invasa da box e barbie).

Mio padre ha riattaccato a dirmi che dovrei andare a vivere a casa loro, in pratica scambiarci le case. Certo io privo 2 anziani con problemi di cuore di una comodissima casa con ascensore per metterli in una casa con 3 piani di scale (che mi chiedo anche come potrò affrontare quando la pancetta crescerà). E poi io voglio una casa che sia MIA. Voglio i miei mobili. Voglio dipingere di colori pastello le pareti della cameretta di Viola (amore io la chiamo così, sovranità al popolo), voglio prenderle un bel armadio bianco dell'ikea, un bel cassettone in pino grezzo da decorarle con fiori sui toni del lilla... IO VOGLIO UNA MIA CASA. Poi è ovvio che non sarà super figa, non sarà l'appartamento in centro da 150 mqe 600.000 euro (a meno che si vinca al superenalotto, allora mi compero il Duomo), sarà da 220.000 circa come quella che ci piaceva tanto. Metterò in lavanderia-cantina gli scaffali dell'ikea, prenderò la cucina che piace a me..

Perchè quando provo a spiegarmi, a fargli capire che non facciamo il passo +lungo della gamba non mi ascoltano?? Perchè????

5 commenti:

  1. Tesoro, il problema di essere "la più piccola" è anche quello di cercare sempre l'approvazione dei grandi.
    Sei adulta, sei moglie e madre: non hai bisogno del benestare della tua famiglia, se decidi di cambiare casa oggi e non domani; idem dicasi se vuoi andare a stare in un posto anziché in un altro: la famiglia ora siete tu, tuo marito e la piccola, gli altri sono nonni, zii, ma non hanno "diritto di veto" (o di voto, vedi tu) in certe questioni.
    Crescere significa anche andare controcorrente, a volte, e perseverare nella propria scelta anche senza mamma e papà che ti guardano soddisfatti e fanno sì con la testa. Io e Lorenzo, per farti un esempio pratico, abbiamo scelto una casa che piace a NOI e praticamente a nessun altro: non ha niente che non vada, semplicemente segue il nostro gusto/esigenza del momento che, non essendo la medesima delle nostre famiglie (per motivi evidenti che non sto ad elencare), non ha riscontrato il loro gusto.
    Chissenefotte, la famiglia siamo noi due.
    Se non gli piace non ci verranno a trovare (ma verranno, verranno).

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  2. Io credo che la decisione spetti solo a te e tuo marito. Si chiede un parere, un consiglio e via dicendo, ma l'ultima parola spetta a voi...

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  3. e tanto mia cara con me che sono la più grande è la stessa cosa..capiscono tutto loro..e vabbè..metti le orecchie a folle e fa ciò che desideri!

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  4. Cara Charlotte, ti parlo da figlia unica vessata di continuo dai miei e figlia "modello" per lunghissimi anni: quando diventerai madre, appena stringerai tra le braccia il tuo fagottino rosa e urlante, ti renderai conto che hai il dovere di pensare in primis a lei, di renderla contenta e fare in modo che la vostra vita sia confortevole anche per la bimba. E ricordati che, se sei contenta tu, anche la bimba è contenta! Buon acquisto!

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  5. In sintesi la penso come LdC.
    Aggiungo, ma lo sai, che fare parte di una famiglia unita (e vicina) significa avere attorno persone che il diritto di voto (e magari, sperano, anche di veto) se lo arrogano tutto. Un po' come fai sicuramente tu.
    Crescere non significa smettere o ottenere che altri lo facciano, significa imparare a dare a tutto quell'amore il giusto peso.
    Le paure, le ansie, le opinioni e anche i piccoli egoismi di genitori, fratelli, parenti e affini, devono trovare il loro posto...un posto che sta più o meno a dieci minuti dal centro.
    Un bacio a te e al gamberetto

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